Spaghetti di riso alla Singapore (Xīngzhōu Chǎomǐ, 星洲炒米)
Colorato, aromatico e dal profumo irresistibile di curry, lo Xīngzhōu Chǎomǐ (星洲炒米), ovvero “spaghetti di riso alla Singapore”, è un piatto popolare nei ristoranti di cucina cantonese, nonostante il nome faccia pensare a origini del Sud-Est asiatico. Sottili vermicelli di riso vengono saltati con gamberi, carne, verdure e uova, il tutto avvolto da una polvere di curry dorata che dona gusto deciso e un colore brillante. Leggero ma saporito, è perfetto per una cena veloce o come portata da condividere.
Ricetta degli spaghetti alla Singapore
150 g di vermicelli di riso sottili
100 g di gamberi sgusciati
80 g di petto di pollo o maiale, a striscioline sottili
2 uova, leggermente sbattute
½ cipolla, affettata sottile
½ peperone rosso, a striscioline
½ peperone verde, a striscioline
2–3 cucchiai di germogli di soia freschi
2 cucchiaini di curry in polvere
1 cucchiaio di salsa di soia chiara
1 cucchiaino di salsa di soia scura
1 cucchiaino di vino di riso Shaoxing
1 cucchiaino di zucchero
Olio di semi per saltare
Sale e pepe bianco q.b.
Preparazione
1. Preparare i vermicelli
Mettere i vermicelli di riso in ammollo in acqua tiepida per 15–20 minuti, finché diventano morbidi. Scolarli bene e tenerli da parte.
2. Saltare proteine e uova
Scaldare un filo d’olio in un wok ben caldo. Aggiungere pollo o maiale e cuocere fino a quando cambia colore. Unire i gamberi e saltare brevemente. Spostare tutto ai lati del wok, versare le uova e strapazzarle velocemente.
3. Aromi e verdure
Aggiungere la cipolla e i peperoni, saltando per un paio di minuti a fuoco vivace.
4. Unire i vermicelli
Aggiungere i vermicelli scolati e mescolare energicamente. Spolverare con il curry, poi unire la salsa di soia chiara, la salsa di soia scura, il vino Shaoxing e lo zucchero. Continuare a saltare finché i vermicelli si colorano uniformemente.
5. Finitura
Aggiungere i germogli di soia, dare un’ultima mescolata e aggiustare di sale e pepe bianco. Servire subito, ben caldo.
Origini
Nonostante il nome “Singapore” (Xīngzhōu, 星洲), questo piatto nasce a Hong Kong, probabilmente tra gli anni ’50 e ’60, quando la cucina cantonese cominciò a sperimentare influenze coloniali e sapori del Sud-Est asiatico. Il curry in polvere, introdotto durante il periodo britannico, divenne un elemento distintivo di questa preparazione.
Secondo una leggenda gastronomica urbana, lo Xīngzhōu Chǎomǐ sarebbe stato creato da un cuoco cantonese che lavorava in un ristorante chiamato “Singapore” a Kowloon. Per richiamare il nome del locale e dare un tocco “esotico” al menu, decise di abbinare i vermicelli di riso alla polvere di curry, ingrediente allora visto come un segno di modernità. Il piatto ebbe talmente successo che iniziò a diffondersi nei ristoranti di tutta Hong Kong, fino a diventare un classico.
Varianti
Oltre a pollo e gamberi, si possono usare anatra arrosto, char siu (maiale alla cantonese) o tofu per una versione vegetariana. Alcuni chef aggiungono anche peperoncino fresco per un tocco più piccante.
Curiosità
Gli spaghetti alla Singapore sono spesso serviti nei ristoranti come piatto “da condividere”, portato al centro della tavola per essere gustato in compagnia. La combinazione di colori vivaci e aroma di curry lo rende uno dei piatti più fotogenici e riconoscibili della cucina cantonese contemporanea.
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