La cucina nella cultura cinese


Al di là della maggiore o minore raffinatezza dei singoli piatti, una delle principali caratteristiche di un pranzo cinese è indubbiamente la sua grande ricercatezza visiva, prima ancora che gastronomica.
La cultura cinese non distingue fra bello e buono, così come non pone limiti precisi tra pittura e letteratura, tra disegno e scultura. Non a caso la nobile tradizione culturale cinese si fonda sull'unione inscindibile delle diverse espressioni artistiche. La stessa calligrafia è pensata come una vera e propria arte, affine alla pittura.
Gli ideogrammi tradizionali, del resto, altro non fanno che rappresentare visivamente, tramite segni grafici, idee e concetti. Attualmente, però, i segni comunemente utilizzati sono per lo più formati da un elemento figurativo, che indica il senso generale, ma anche da uno fonetico, che indica la corretta pronuncia.

Il cibo come espressione culturale e spirituale
In Cina, il cibo è equilibrio, armonia e condivisione. Secondo la filosofia taoista e confuciana, ogni piatto dovrebbe mantenere un equilibrio tra yin e yang, caldo e freddo, morbido e croccante, dolce e salato. Questa visione va oltre il gusto: riflette una concezione del mondo basata sull’armonia tra opposti.

Inoltre, nella medicina tradizionale cinese, il cibo è considerato una forma di cura: ogni ingrediente ha proprietà energetiche precise e viene scelto per “riequilibrare” il corpo. Ad esempio, lo zenzero è riscaldante, mentre il cetriolo è rinfrescante.

Il cibo più semplice diventa poesia
I cinesi trovano banale battezzare un piatto solo in base agli ingredienti che contiene. Così ogni piatto può portare un nome simbolico, per esempio dal valore augurale. Un piatto piuttosto noto si chiama “Tutta la famiglia è riunita”: è costituito da un’anatra, cotta in una casseruola di ceramica e accompagnata da molte uova.
Un’altra possibilità è battezzare il piatto in base al modo di prepararlo e a qualche sua caratteristica, come la presenza di una particolare spezia, un determinato colore o una forma insolita.
In passato le creazioni culinarie erano spesso impreziosite da nomi fantasiosi, il più delle volte immaginati da un poeta: una zuppa di uova fu chiamata “La dolce brezza di una notte di luna”.
Purtroppo i nomi banali usati nei ristoranti occidentali non lasciano più indovinare il loro significato poetico in cinese.

Un mosaico di cucine regionali
Parlare di "cucina cinese" al singolare è riduttivo. La Cina è vastissima, e le sue tradizioni culinarie variano radicalmente da regione a regione. Le otto cucine principali (le cosiddette “Otto Grandi Tradizioni”) sono:

Cantonese (Guangdong): famosa per la varietà, il gusto delicato e l’uso di ingredienti esotici.

Sichuanese (Sichuan): celebre per la piccantezza e il pepe Sichuan, che lascia una sensazione di “formicolio” in bocca.

Shandong: robusta, salata, perfetta per i piatti a base di pesce e zuppe.

Jiangsu: raffinata e agrodolce, molto legata all’arte del taglio e della presentazione.

Fujian: ricca di zuppe chiare e sapori marini.

Hunan: piccante e saporita, come quella del Sichuan ma più “umida” e intensa.

Anhui: meno conosciuta ma profondamente legata alla cucina di montagna e agli ingredienti selvatici.

Zhejiang: elegante, bilanciata, con molti piatti a base di pesce e frutti di mare.

Puoi approfondire l'argomento nel post Le Otto Grandi Cucine Cinesi

Il rito del pasto: convivialità e rispetto
Il pasto in Cina è un momento sacro di socializzazione. I piatti vengono condivisi al centro del tavolo, e non esistono “porzioni individuali” come in Occidente. Questa abitudine riflette l'importanza della collettività sulla dimensione individuale.

Inoltre, ogni gesto ha un significato: versare il tè agli altri prima che a sé stessi, offrire il miglior pezzo a un ospite, o usare due mani per passare un piatto sono segni di rispetto, educazione e gerarchia sociale.

Un avvenimento decisivo
Per i cinesi uno dei più grandi avvenimenti della vita è il matrimonio.
In campagna questo evento fondamentale viene festeggiato ancora in modo tradizionale. Se possibile l’intero villaggio è invitato alla festa; in ogni caso, devono essere radunate almeno tutte le famiglie che portano lo stesso nome.
Nelle grandi città spesso ci sono così tanti invitati, che vengono apparecchiati da 20 a 40 tavoli per 8-10 persone.
Viene assegnato molto valore anche al simbolismo: il letto della coppia di sposi è tutto di arachide e castagno. In cinese la parola castagno ha la stessa pronuncia dell’ideogramma “bene per il bambino”, e le arachidi promettono “neonati misti”.
Questo significa che verranno al mondo alternativamente maschi e femmine.
Nonostante il fatto che lo stato permetta di avere un solo figlio (legge spesso ignorata in campagna), questa amabile tradizione si è mantenuta.
Un vero banchetto nuziale deve essere costituito da cibi freddi e caldi, un piatto forte, una zuppa e dei dolci. Si tratta di cinque grandi portate per un totale di 15-20 piatti diversi.
Il piatto forte, che può essere costituito perfino da un intero maiale arrosto, dà il nome al banchetto, che per esempio si può chiamare “Festa del maiale rosso arrosto” o con un nome simile.
Durante il banchetto nuziale si intrattengono gli ospiti con giochi, come per esempio il gioco della mela. Si prende una mela piccola e la si appende con un nastro al soffitto. Un giovane e la sua promessa sposa devono cercare di mangiare la mela dalle due parti opposte, senza però usare le mani. Il divertimento per gli spettatori dipende da come si dispongono i due fidanzati: non è raro che, mordendo la mela, finiscano col baciarsi, cosa che in pubblico viene altrimenti considerata indecente.
Tradizionalmente vengono festeggiati solo alcuni particolari compleanni degli anziani, quale il sessantesimo, e allora la festa avviene in grande stile.
In tutti i casi durante i festeggiamenti bisogna mangiare la pasta della lunga vita, che simboleggia l’immortalità.

Simbolismo del cibo
Molti piatti cinesi sono legati a simboli di fortuna, prosperità e longevità. Alcuni esempi:

I ravioli (jiaozi) a Capodanno simboleggiano ricchezza.

I tagliolini lunghi sono augurio di lunga vita, soprattutto nel caso degli Spaghetti della Longevità (vietato tagliarli!).

Il pesce (yu 鱼) si serve intero, perché omofono di "abbondanza".

Influenza globale e resilienza culturale
La cucina cinese si è diffusa in tutto il mondo, adattandosi spesso ai gusti locali. Ma in patria, ha conservato una straordinaria ricchezza di tecniche, sapori e valori millenari. In un’epoca in cui la globalizzazione tende a uniformare, la cucina cinese resta un baluardo della sua identità culturale.

Sedersi a tavola è come aprire un libro: ogni piatto racconta una storia, ogni sapore è un’eco del passato.

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