Riso saltato alla Cantonese (Guǎng shì chǎo fàn, 广式炒饭)

Riso alla cantonese
Ecco qui la ricetta del Riso alla Cantonese, che è la preparazione più conosciuta e apprezzata nel mondo occidentale. Nella cucina cinese è un piatto di base, e come tale presenta innumerevoli varianti, quindi  gli ingredienti del riso alla cantonese possono cambiare da ricetta a ricetta. Talvolta potete trovarlo sotto un altro nome in cinese, Huo Tui Dan Chao Fan, che letteralmente significa Riso Saltato con Prosciutto e Uova. Il Riso alla Cantonese è una specialità semplice ma deliziosa; Servito caldo, colorato e profumato, è un perfetto esempio di equilibrio tra gusto, consistenza e armonia visiva.
Il cosiddetto “Riso alla Cantonese”, come conosciuto in Occidente, con prosciutto cotto, piselli e uova, non è un piatto tradizionale cinese autentico, ma una reinterpretazione nata tra le comunità cinesi all’estero, soprattutto negli Stati Uniti e successivamente in Europa.
È parte della cucina sino-americana ed euro-cinese, adattata per soddisfare i gusti locali con ingredienti reperibili e sapori più dolci o meno speziati. L'uso del prosciutto cotto, ad esempio, è tipicamente occidentale. Questo piatto cinese è quindi frutto di una fusione culturale più che una trasposizione fedele della cucina di Guangzhou.
Qui vi propongo la versione con gamberetti, che lo avvicina maggiormente al suo riferimento più autentico, il riso alla Yangzhou.

Ingredienti del riso alla cantonese: Dosi per quattro persone:
300 g di riso Jasmine o in alternativa arborio o basmati, un porro tritato, 2 uova sbattute, 4 cucchiai di olio di soia, 60 g di gamberetti sgusciati, 60 grammi di prosciutto cotto, 150 g di piselli freschi o surge­lati, un cucchiaio di sale, un cucchiaio di salsa di soia, un pizzico di pepe bianco.

Varianti: il porro può essere sostituito da una cipollina novella. Nella ricetta tradizionale al posto del prosciutto si mette la salsiccia cinese Xiang Chang. Nella variante Riso degli Otto Tesori si utilizzano gamberetti, funghi, prosciutto affumicato, bambù, carote, piselli, cetrioli e cipolle rosse.

Preparazione : Bollite il riso per 8 minuti in acqua bollente sa­lata e portatelo a cottura al dente. Scolatelo e lasciatelo completamente raffred­dare. Ma se volete fare un vero riso a regola d'arte, leggete il post Riso Bianco alla Cinese.
Lessate i piselli fino a cottura, lasciandoli un po' croccanti. Tagliate il prosciutto in dadini molto piccoli. 
Fate saltare nel wok il porro tritato nell'olio per 30 se­condi a fuoco alto, e mescolando, unite le uova sbattute. 
Unite il riso freddo e saltatelo mescolando per 3 minuti. 
Aggiungete i piselli, i gamberetti sgelati a temperatura ambiente, il prosciutto e la salsa di soia, poi spolverizzate il pepe, regolate il sale e cuocete, sempre mescolando, per 3 minuti. 
Servite caldissimo, sgranando perfettamente il riso utilizzando bacchette di bambù.

Origini
Nonostante la sua fama globale, il “Riso alla Cantonese” come lo conosciamo oggi è una creazione moderna e semplificata della tradizione del Chǎofàn (炒饭), che risale alla dinastia Sui (589–618 d.C.).

Con l’emigrazione cinese nei secoli XIX e XX, il riso saltato ha preso piede in tutto il mondo, e la versione "alla Cantonese" — con piselli, prosciutto e uovo — è diventata lo standard internazionale, anche se raramente mangiata in questo modo in Cina oggi.

Quello che nei ristoranti cinesi fuori dalla Cina viene chiamato “Riso alla Cantonese” (con prosciutto cotto, piselli e uovo) non è un piatto tradizionale cinese nel senso stretto. In Cina, troverai dozzine di versioni di riso fritto (炒饭 chǎofàn), ma non esiste un piatto codificato come “riso alla cantonese” con quella combinazione specifica di ingredienti.

Spesso, il char siu fried rice o yangzhou chao fan sono i riferimenti autentici più simili.

Curiosità

In Cina il riso saltato nasce come piatto antispreco, pensato per riutilizzare il riso avanzato e ciò che si ha a disposizione: carne, verdure, uova.

Il nome “Riso alla Cantonese” non esiste in Cina: si parla semplicemente di “炒饭” (chǎofàn).
In Cina, il vero Chǎofàn ha infinite varianti: con manzo, gamberi, anatra, verdure, aglio o zenzero. Ogni famiglia o ristorante ha la sua.

Il riso deve essere freddo e asciutto per ottenere una frittura perfetta: il vapore del riso caldo lo renderebbe colloso.

Nei ristoranti cinesi all'estero, il chǎofàn viene spesso servito come accompagnamento, ma in Cina è più un piatto unico o un "cibo veloce".

In alcune versioni Cantonese originali, al posto del prosciutto si usa Char Siu, il maiale arrosto tipico della zona.

Il chǎofàn può essere servito come piatto principale per un pranzo veloce, oppure come piatto d’accompagnamento in un pasto più grande. Nei ristoranti più raffinati del sud della Cina, può anche chiudere un banchetto, dopo le pietanze più elaborate, per “riempire” lo stomaco.

Commenti

  1. Molto chiaro ed interessante nelle varie note di approfondimento. L'unico neo è la mancanza di fotografie che in alcuni casi potrebbero facilitare la preparazione.

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  2. sto per acquistare il vok ma sinceramente ho le idee molto confuse, la ghisa è troppo pesante, il teflon non mi piace, l'acciaio fa attaccare i cibi......consigliamene uno ti prego!!!! grazie

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  3. Ciao, ti consiglio l'acciaio, debitamente "preparato" vedi qui sotto, c'è un filmato

    http://lacucinacinese.blogspot.it/2011/02/il-wok-lindispensabile.html

    E' vero che l'acciaio attacca, ma se viene trattato poi diventa meno aderente, In ogni caso, dopo aver lavato il wok, quando lo riutilizzo la volta successiva, lo ungo su tutta la sua superficie prima di utilizzarlo. eì comunque la cosiddetta "stagionatura" che lo rende antiaderente. Ciao

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